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Canne

 

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IL NULLA



Il nulla, assurdo e triste nulla. Nulla davanti e  masse di errori dietro.

Forse bisognerebbe guardare di fianco ma questo è esposto ad altri colpi, coltellate veloci e profonde, sanguinolenti e dolorose.

Nervi che friggono in olio bollente e un desiderio profondo, che parte da dentro, di essere altrove.

Non erano certo allegri i pensieri dell’uomo che curvo sotto la pioggia camminava rasente i muri, bestemmiando in silenzio contro gli occhiali che si increspavano di gocce di acqua sporca. Dovrebbero metterci dei tergicristalli, pensava. O avrei dovuto prendermi un cappello, anche di quelli idioti che si usano adesso.

Il passo sciacquettante nel velo di pioggia che si formava sul marciapiede, gli occhi bassi, una specie di impermeabile che era tutto, meno che impermeabile.

Un’ombra fra le ombre. I lampioni accesi creavano riflessi iridescenti sull’asfalto e sui suoi occhiali. Qualche macchina che passava sul lungofiume interrompeva la monotonia e il silenzio di quell’ultimo avamposto di civiltà, l’ultima periferia. Un po’ più in là, oltre l’ultimo isolato, il fiume, striscia nera nella sera male illuminata.

 Un altro limite, un ostacolo. A destra o a sinistra prima o poi un ponte ci sarebbe stato, che portasse oltre, verso la collina, ma davanti a sé il nulla, rive scoscese ripiene di erbacce, rovi, ramaglia abbarbicata sulle sponde, ancora verde e vitale o secca e contorta, abbandonata dall’ultima piena.

Attraversò l’ultima strada asfaltata prima della riva e si trovò su un sentiero che correva parallelo al fiume, qualche metro più in su.

D’estate, col sole ed il caldo era meta e tragitto per pedoni e corridori, poveri cristi convinti che vivere fosse faticare correndo per poter affermare di essersi anche divertiti.

Ma in quella piovigginosa sera d’autunno gli atleti più prosaicamente, erano al caldo e all’asciutto a riempirsi di colesterolo e grasso per poterlo smaltire l’anno successivo. Lui era solo in compagnia dei suoi pensieri e del nulla.

Sarebbe bastato ancora un solo passo.

Ulceratico (2009)